come avviene la traduzione dei bilanci internazionali

Come avviene la traduzione dei bilanci internazionali?

Nell’ambito del settore finanziario si necessita spesso di alcune specifiche traduzioni. Tra queste una delle più richieste è sicuramente quella riguardante i bilanci internazionali.
Questa pratica, oltre ad essere altamente specialistica, richiede anche una particolare preparazione che un semplice madrelingua molto spesso non riesce a fornire. Considerando la delicatezza dell’argomento, dunque, è importante che ci si affidi ai migliori esperti del mondo della traduzione, che oltre a conoscere bene entrambe le lingue, dovranno essere anche altamente competenti nel settore contabile.

Prima di tutto però, cos’è un bilancio?

Prima di scoprire come avvengono le traduzioni, tuttavia, è importante conoscere cosa si intende con il termine ‘bilancio’. Con questo sostantivo, infatti, si nominano la raccolta di tutti quei documenti contabili prodotti da ogni azienda per confermare la propria trasparenza finanziaria.

Alcune particolari attività, inoltre, hanno necessità di tradurre da un idioma in un altro i propri bilanci: questo è il caso di tutte quelle aziende che lavorano in ambito internazionale come ad esempio banche, società quotate in borsa e imprese di assicurazione.

Come si potrebbe erroneamente pensare, la traduzione dei bilanci non è una semplice trasposizione di numeri, bensì un delicato e complicato sistema costituito da regole e principi. Solo le aziende che presentano un’ottima documentazione, infatti, possono sperare di essere conosciute a livello internazionale per la propria professionalità.

 

Traduzione di bilanci: perché è così importante?

 

Questi documenti sono all'ordine del giorno per banche e amministrazioni: ma cosa succede quando un linguista si trova a tradurre un bilancio? Un traduttore finanziario deve possedere competenze speciali non solo nelle lingue di partenza e di arrivo, ma anche in campo finanziario e bancario.

Per le imprese, la traduzione dei bilanci svolge un ruolo molto importante: lo scopo di questi documenti è infatti quello di illustrare la situazione e l'evoluzione generale del management, consentendo di misurare le performance e le tendenze di sviluppo delle diverse attività.
La traduzione commerciale di questa documentazione deve tenere conto di una grande quantità di informazioni finanziarie, come ad esempio costi, ricavi, investimenti e aspetti legali come la gestione del rischio e le attività fuori bilancio. Per questi motivi non è da sottovalutare la traduzione delle relazioni contabili e dei documenti bancari e amministrativi, perché una corretta comunicazione in questo ambito accresce la visibilità e il prestigio delle imprese anche nei rapporti talvolta difficili con investitori, broker, banche, e così via.

 

 La traduzione di bilanci nei mercati internazionali

 

Sapersi promuovere nelle lingue ufficiali dei paesi di riferimento del nostro business significa farsi conoscere e apprezzare da un numero maggiore di potenziali clienti e partner. Al fine di informare in modo completo gli investitori e gli azionisti stranieri sulla situazione della vostra azienda, è molto importante tradurre correttamente e in modo veritiero i vostri rendiconti finanziari, in modo da poter competere nei mercati internazionali.

Affidandovi a traduttori madrelingua con competenze finanziarie consolidate, potrete ottenere una traduzione affidabile di rendiconti finanziari, bilanci civilistici, consolidati e riclassificati, prospetti, atti finanziari, e molto altro. È importante che il traduttore aggiorni costantemente le proprie conoscenze, in modo da rimanere al passo con i vari sviluppi del mercato finanziario e della legislazione che accompagna i continui cambiamenti della contabilità. La terminologia di questi documenti è accompagnata da molte variazioni che formano il vastissimo vocabolario economico e contabile: il traduttore deve conoscerlo e studiarlo attentamente per ottenere una traduzione coerente e accurata.

 

Traduzioni di bilanci civilistici, consolidati e CEE: quali sono le differenze?

 

I bilanci civilistici sono documenti conformi alle norme di forma, contenuto e modalità di redazione previste dal Codice Civile italiano. In base alle dimensioni dell'azienda ne esistono di tre tipi: bilancio ordinario per le medie e grandi aziende, bilancio abbreviato per le piccole aziende e bilancio per le micro aziende.
Il bilancio civilistico è la forma richiesta dalle imprese che sono tenute a pubblicare il proprio bilancio annuale presentandolo al registro delle imprese della Camera di Commercio: è chiaro dunque che si tratta di documenti estremamente delicati, con standard rigorosi, che richiedono pertanto una traduzione che ne rispetti le regole e le peculiarità legali.

Con bilancio consolidato si intende invece un insieme di bilanci che sono collegati con parti correlate ad azioni.  La sua forma non si discosta granché da quella del bilancio civilistico, e pertanto anche le traduzioni del bilancio consolidato devono essere eseguite in conformità agli standard previsti dalla normativa e dai modelli linguistici prescritti per questo tipo di documentazione.

I bilanci CEE fanno invece parte di quel tipo di documentazione finanziaria le cui modalità di stesura rientrano nei parametri della IV Direttiva CEE (Comunità Economica Europea), con cui l'Unione Europea ha armonizzato le regole per la redazione dei bilanci negli Stati membri. Tali misure hanno contribuito a facilitare la comparazione dei bilanci tra società europee, che da tempo frena lo sviluppo del mercato UE: per alcune tipologie di società l'applicazione dei principi contabili internazionali è diventata quindi obbligatoria.
Per questi motivi molte aziende devono tradurre i propri bilanci, non solo per soddisfare esigenze di comunicazione, ma anche per adempiere a obblighi di legge

 

I principi contabili internazionali IAS o IFRS

 

Le normative dei principi contabili internazionali richiedono inoltre che le traduzioni dei bilanci debbano essere conformi ai principi dello IAS (International Accounting Standards) o IFRS (International Financial Reporting Standards): questi due acronimi sono spesso utilizzati in maniera interscambiabile per definire tutto quell’insieme di principi contabili che vanno utilizzati nella redazione del bilancio e che, di conseguenza, devono essere rispettati anche nella sua traduzione.
Il traduttore finanziario dovrà quindi conoscere molto bene questi principi, oltre ad avere, come si è detto, competenze contabili, fiscali e, ovviamente, linguistiche.

Solo seguendo questi criteri di valutazione e di presentazione i conti societari della vostra azienda potranno entrare nel mercato dei capitali, migliorando inevitabilmente le reputazione in ambito internazionale.

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