quali sono le lingue ufficiali dell unione europea

Quali sono le lingue ufficiali dell’Unione Europea

L’Unione Europea si caratterizza per il suo variegato patrimonio linguistico e culturale. Le lingue da sempre rappresentano un valore che occorre celebrare, coltivare e difendere affinché la comunicazione interculturale possa avvenire nel segno del rispetto, della conoscenza e della comprensione reciproca.

Le lingue ufficiali del nostro continente sono 2460 sono le lingue regionali minoritarie e più di 100 quelle parlate da chi proviene da altre parti del mondo: culture e lingue diverse si mescolano tra loro, valorizzando l’identità dell’Europa e di chi la abita. Ma perché il multilinguismo è così importante?

L’importanza del multilinguismo

Ogni 26 settembre viene festeggiata la Giornata europea delle lingue, una ricorrenza istituita nel 2001 dal Consiglio d’Europa per celebrare uno dei suoi principi fondanti: il multilinguismo. L’UE mira a dialogare con i suoi cittadini nelle rispettive lingue, tutelando la ricca diversità linguistica che la contraddistingue. In quest’ottica di apertura verso le differenti nazionalità, appare chiaro quanto sia importante promuovere lo studio delle lingue e lo sviluppo della competenza pluringuistica.

Attraverso questa politica di promozione e investimento nel plurilinguismo, persone e imprese possono godere di un’ampia libertà di movimento, accedere a un mercato più vasto e sfruttare opportunità di lavoro all’estero varcando i confini del proprio Paese. Conoscere altri idiomi oltre alla lingua madre rappresenta un vantaggio per ampliare i propri orizzonti professionali ed espandere i mercati di riferimento delle imprese.

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Lingue usate al Parlamento Europeo

Le 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea sono le seguenti:

  • italiano, francese, tedesco e olandese (dal 1958)
  • inglese e danese (dal 1973)
  • greco (dal 1981)
  • spagnolo e portoghese (dal 1986)
  • svedese e finlandese (dal 1995)
  • polacco, sloveno, slovacco, ceco, lettone, estone, lituano, ungherese e maltese (dal 2004)
  • irlandese, bulgaro e rumeno (dal 2007)
  • croato (dal 2013).

Tutte le volte in cui nuovi Stati membri sono entrati ufficialmente a far parte dell’Unione Europea, le loro lingue sono state aggiunte all’elenco delle lingue ufficiali parlate nel continente.

Per quanto riguarda, invece, le lingue minoritarie o autoctone regionali, se ne contano ben 60: si tratta di idiomi parlati da circa 40 milioni di persone e tra questi compaiono il gallese, il basco, il catalano e lo yiddish. Per quanto l’UE si impegni a preservarle, sono tuttavia i singoli governi nazionali a dover sostenere queste lingue, decretando il loro status giuridico.

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